Nuove tratte metro, opportunità per rivoluzionare la mobilità con 4 linee BRT

L’apertura, nel 2017, delle nuove tratte della metropolitana e del passante ferroviario,  può -e deve- essere l’occasione propizia per un riordino del trasporto pubblico sul gommato da riorganizzare come servizio complementare, integrato, efficiente e sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale.

La Fce ha già pronto un progetto per rimodulare le proprie linee focalizzando tutto su due poli di scambio: Nesima e Sanzio.

Gli autobus extraurbani della Fce non arriveranno più al centro della città ma avranno il loro capolinea nei due poli di Nesima (capolinea metro Nesima-Stesicoro/Porto) e Sanzio (capolinea 2 dell’Amt), dove già sorgono i relativi parcheggi scambiatori. Questo permetterà di ridurre il traffico nel centro città, abbattere i tempi di percorrenza e quindi di aumentare il numero delle corse.

L’Azienda Metropolitana Trasporti, però, al momento risulta la grande assente di questa rivoluzione visto che non ha predisposto nessun progetto di riordino delle linee nonostante l’apertura delle stazioni della metro sia ormai prossima.

Probabilmente il motivo è da ricercarsi nella grave crisi finanziaria che sta attraversando l’azienda per la mancata “transazione” con la Regione, rispetto al contributo spettante per il numero dei chilometri riferito al 2014. Difficilmente il contributo verrà corrisposto, visto che l’allora dirigente generale Arnone non inscrisse le somme per non sforare il patto di stabilità.

La crisi finanziaria ha però comportato drastiche riduzioni degli autobus circolanti con grande disagio per i cittadini.

La riorganizzazione dei servizi è quindi inderogabile e va effettuata tenendo conto di nuovi elementi tra cui, in primo luogo, la minore disponibilità di finanziamenti da investire sul servizio alla quale si aggiungono le recenti disposizioni normative nazionali di settore, che obbligano i comuni a razionalizzazione l’offerta eliminando le sovrapposizioni di linee.

Occorre a questo punto una radicale azione di razionalizzazione dei servizi che dovrà conciliare la riduzione dei costi del servizio con il miglioramento della qualità dello stesso, rendendolo più adeguato alla domanda di trasporto dei cittadini e distinguendo gli interventi sulle linee in base alla classificazione della loro valenza.

È di queste settimane la proposta al Comune di Catania dell’ingegnere Giacomo Guglielmo, già progettista per il PGTU di Catania (Piano Generale del Traffico Urbano), dal quale trae spunto, consistente in un nuovo piano del trasporto pubblico catanese che prevede l’avvento di quattro linee di Bus Rapid Transit (BRT) e cinque nuove linee di adduzione, per cui è necessario utilizzare appena 56 autobus da 12 metri. Un aspetto da non sottovalutare, visto che l’Amt, pur disponendo di un numero molto maggiore di mezzi, riesce a metterne quotidianamente su strada meno di un centinaio senza riuscire a offrire un servizio efficiente.

Il nuovo piano consente di offrire ad ogni catanese, entro 400 metri da ogni punto della città, un bus ogni 10 minuti che, nel tempo massimo di 35-40 minuti, dalle 6 alle 22, permetta di raggiungere i principali poli attrattori della città.

Per ottenere questo risultato, bisognerebbe creare delle corsie preferenziali protette monoverso al centro delle carreggiate di viale Mario Rapisardi e di viale Vittorio Veneto, esattamente come fatto in via Milo per quella che attualmente è l’unica linea di Brt in funzione, la n.1 Due Obelischi-Stesicoro.

Ecco, in dettaglio, quali sarebbero le nuove linee Brt circolari:

  • BRT 2: Nesima – Stesicoro – StazioneDuomo.

 

brt2 bis

brt2

Ha il capolinea nel parcheggio Nesima (scambia con Bus extraurbani Fce, metropolitana leggera Fce, metropolitana, parcheggio scambiatore) e attraverso la via Francesco Miceli e la via Armando Diaz si immette sul viale Mario Rapisardi su una corsia centrale protetta fino a Piazza Santa Maria di Gesù. Da qui, attraverso via Androne, arriva in piazza Stesicoro (scambiando con BRT1 e con la metropolitana), e successivamente, attraverso corso Sicilia e corso Martiri della Libertà, arriva alla Stazione Centrale (scambia con stazione Metro Giovanni XXIII, passante ferroviario Stazione Centrale). Ritorna poi per via VI Aprile via Vittorio Emanuele, piazza Palestro (scambia con metropolitana, stazione Palestro), corso Indipendenza, piazza Eroi d’Ungheria, viale Mario Rapisardi, parcheggio Nesima.

  •  BRT 3: Cimitero – Palestro – Duomo

brt3

 

brt3 bis

Parte da via del Divino Amore per poi immettersi sulla via Acquicella (scambia con il passante Ferroviario, stazione Acquicella), piazza Palestro (scambia con la metropolitana, stazione Palestro) via Garibaldi  e poi piazza Duomo. Ritorna per via Vittorio Emanuele II, via Aurora per poi reimmettersi e su via Acquicella e giungere, quindi, al Cimitero.

  • BRT3A: Fontanarossa – Stazione C.le FS

brt 3a

 

brt 3a bis

Il BRT 3A parte dal parcheggio scambiatore di Fontanarossa (Scambia con la futura stazione Metro S. Maria Goretti, con la futura stazione del passante Ferroviario Fontanarossa e con il parcheggio scambiatore Fontanarossa) per dirigersi nella zona partenze dell’Aeroporto. Successivamente, attraverso l’Asse dei servizi e via Domenico Tempio penetra nella città attraverso piazza Borsellino e successivamente verso la stazione Centrale (scambia con stazione Metro Giovanni XXIII, passante ferroviario Stazione Centrale). Il ritorno ripercorre grosso modo la strada dell’andata con direzione parcheggio Fontanarossa.

 

  • BRT4 – Ospedale Cannizzaro – Stazione

brt4

brt4 bis

La linea del BRT 4 parte dall’ospedale Cannizzaro e , attraverso la circonvallazione, penetra in centro passando per viale Vittorio Veneto (scambia con stazione metro Italia), stazione centrale  (scambia con stazione Metro Giovanni XXIII, passante ferroviario Stazione Centrale) e poi attraverso viale Africa e lungomare ritorna al capolinea dell’ospedale Cannizzaro.

Le linee di adduzione previste sono cinque e precisamente:

ADD – LINEE DI ADDUZIONE

  • S.GIORGIO– ZIA LISA                   in   15  minuti
  • S.GIORGIO –FONTANAROSSA   in   15 minuti
  • S.GIORGIO –MONTE PO             in   15 minuti
  • S.G.GALERMO – NESIMA            in   18 minuti
  • FAMÀ (SANZIO) – STAZIONE C.LE FS      in   13 minuti

linee adduzione

 

adduzione

 

flotta complessiva

Il nuovo piano del trasporto pubblico potrebbe essere realizzato in un anno utilizzando i fondi Pon Metro destinati alla Città Metropolitana di Catania.

Un’altra grande assente di questa rivoluzione del trasporto su gomma è l’AST, Azienda Siciliana Trasporti, che al momento non ha dato nessuna comunicazione di rimodulazione delle linee. Proprio alcuni mesi fa avevamo dato la notizia di un nuovo CDA e la nomina di un nuovo presidente, Massimo Finocchiaro, che aveva annunciato un rinnovo del parco bus con cento nuovi veicoli e una razionalizzazione delle linee, ma fino ad oggi non c’è stato alcun riscontro. Lo stesso sito internet ufficiale risulta scarno e privo di notizie e la pagina social è inesistente.

La rimodulazione del trasporto pubblico locale deve comunque interessare anche i comuni della città metropolitana essendo la scala migliore per la pianificazione e la successiva gestione del trasporto pubblico.

L’auspicio è che venga privilegiato il trasporto su ferro (metropolitana leggera e monorotaia), finalizzato soprattutto alla salvaguardia dei valori ambientali, alla tutela della salute e al contenimento dei consumi energetici, in integrazione al trasporto gommato che è possibile rendere più efficiente attraverso una razionalizzazione che richiedere meno risorse e produrrebbe meno inquinamento e congestione rispetto all’attualità.


 

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One Thought to “Nuove tratte metro, opportunità per rivoluzionare la mobilità con 4 linee BRT”

  1. rosariocatania

    Quindi se ho ben capito….. ad esempio, mi trovo nei pressi del PalaCatania e per recarmi in piazza Repubblica passo prima da Nesima!!! Oppure sono in piazza Nettuno e per andare alla Stazione Centrale faccio un salto al Cannizzaro!!!??? Le circolari non sempre vanno bene, sono spesso complementari ad una rete complessa. Ma ancora altre chicche….. su corso Italia per fare un esempio non è presente nessuna linea….. che città all’avanguardia che si delinea!!!…. da via Galermo [a sud di viale Tirreno] per prendere un mezzo o vado alla fermata metro di Cibali [appena qualche chilometro senza marciapiedi, sotto il sole o sotto l’acqua, in discesa o in ripida salita…. dipende!] o al BRT1 [quasi stessa cosa]!….. Ma su andiamo…. è uno scherzo!!!

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